Scoppia la guerra in Ucraina, i programmi informativi e i giornali si dimenticano ad un tratto del covid, i social si riempiono di immagini drammatiche e di appelli alla pace. E tu, trasmissione tv di intrattenimento, cosa fai? Non esiste il codice di comportamento perfetto (anche se qualche dubbio sovviene se si pensa all’impeccabile discorso di Antonella Clerici a È sempre mezzogiorno), per il semplice fatto che la soluzione migliore in questi casi è affidarsi alla personale sensibilità e applicare buon senso alle proprie azioni.
Puoi fare come Avanti un altro, che sceglie di non tagliare la gag della musica russa nella puntata di sabato pomeriggio, con Bonolis e Laurenti che indossano il colbacco, esibiscono il pugno chiuso e formulano i quesiti con un caricaturale accento dell’est. Uno sketch che Canale 5 ha deciso di mandare in onda senza neanche uno straccio di messaggio in sovrimpressione che recitasse una precisazione del tipo ‘questa gag è stata registrata mesi fa, in tempi di pace’. Una mossa, all’insegna del ‘the show must go on‘, che non sorprende, se si considera che Mediaset non ha modificato il palinsesto della sua rete ammiraglia nemmeno giovedì, quando il Grande Fratello Vip è andato in onda regolarmente (così come Uomini e donne, Amici, Avanti un altro e Striscia la notizia).
Puoi fare come Maurizio Crozza, che in Fratelli di Crozza su Nove venerdì non si è snaturato e ha messo in campo con intelligenza l’arma della satira, affidando a Vittorio Feltri, Mauro Corona (“voi vi ca*ate sotto della guerra“) e Red Ronnie (“che caxxo te ne frega dell’Ucraina?“) i commenti ai fatti drammatici in corso in Ucraina. Lo stesso Crozza che nel 2011 sospese Italialand su La7 per l’alluvione della sua Genova (all’epoca spiegò: “A un certo punto lo spettacolo deve sempre andare avanti? Per me no. Stasera no“).
Puoi fare come Rai1 che ha cancellato dal palinsesto la serie Doc – Nelle tue mani e la diretta de Il cantante mascherato, previsti rispettivamente giovedì e venerdì sera, ma ha curiosamente lasciato che andassero in onda regolarmente titoli (registrati) di puro intrattenimento come L’Eredità, I Soliti ignoti e, sabato sera, Affari tuoi – Formato Famiglia.
C’è poi il caso limite di Lol, la cui seconda edizione italiana è stata rilasciata poche ore prima dell’attacco russo in Ucraina. Un tempismo che ha escluso qualsiasi tipo di azione riparatrice (tranne una piccola accortezza su Twitter) e che ha significato, purtroppo per Prime Video, un iniziale inevitabile oscuramento social (e mediatico in generale).